Chi sceglie di avvicinarsi per superare un disagio, in alternativa o in complementarità ad altri percorsi, ha bisogno di supporto pratico e funzionale, non viene visto dal professionista come "paziente"

ma bensì come una "persona".

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Il rapporto che si instaura quindi non è di tipo clinico, ma si promuove la relazione, ed essa appunto, assume un'importanza rilevante per cercare insieme la risoluzione di un problema o il superamento di un ostacolo, in una visione integrata

e non riduzionista.

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La missione di chi esercita questo tipo di attività è sopratutto supportiva e di tipo preventivo, molto spesso intercettare prima un disagio fa si che lo stesso

non si trasformi in patologia.

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Quando parliamo ad esempio di stress, ansia, disagi della sfera emotiva e relazionale, burnout, disturbi dell'alimentazione, facilmente si corre il rischio di trascurare i segnali che il nostro corpo ci invia.

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Le soluzioni attuabili, sono molteplici come i servizi offerti, che vengono di volta in volta creati su misura per ogni specifica consulenza.